© 2019 - Tina Lupo
COSMOS CRONOS
©️ - Tina Lupo
There is a method that more than others is able to reach the highest closeness between art and esoteric mysticism. It is that of maintaining the semantic field that extends between the shape that signifies, and through which that shape could become meaning, as wide and flexible as possible. The entire artistic production of Tina Lupo, whether it is expressed through painting or sculpture, where she has probably reached her biggest success, seems as being set as a persistent, never tired symbology of religious features. What religion? (we might ask ourselves).
It is here that the game set up by Lupo starts; none in particular or all of them, intended in the generic sense of any spiritual longing that the mankind can address towards the absolute. Which symbols therefore? Also in this case, none more than others. Instead, all of those which combined rather than taken into isolation, to which the artist recognizes the possibility of expressing that longing that mankind had alluded before.
All it takes is for you to see these “imagignific” creations of Lupo, daughters in the same way of the most arcane archeology and as well of the symbolic Primitivism or of the Surrealism , deriving from an atelier that could resemble the antrum of a wizard or the cell of a supreme reverend in order to realize that a certain religion exists in the pieces.
It is the one that believes not so much in the ideological device used by Lupo, for example in the elaboration of the Cosmos Cronos Cycle (the revelation of a supreme authority, of a divine kind, who is believed to reveal itself, breaking the current tyranny of the Chaos), but in the eternal, incorruptible myhtopoietic function of art.
Wherever there is art and a leap of faith that subtends it, there is the possibility to recognize an offer of sacredness, where possible, in the esthetic result of such combination.
The proof of this, is that we are able to perfectly grasp the sacredness of Lupo’s pieces independently from the fact of knowing the religious premise on which they rely.
Gliding freely between conscious and subconscious, history and meta history, as Lupo invites us to do, asking us to follow her in her journey through the most tangled twists and turns of the mind.
Vittorio Sgarbi
traduzione a cura di Roxana Iacoban
C’è un metodo che più di altri riesce a conseguire il massimo avvicinamento fra arte e misticismo esoterico. E’ quello di tenere quanto più ampio possibile e mobile il campo semantico che intercorre fra la forma che significa e ciò che attraverso tale forma può essere significato. Tutta la produzione artistica di Tina Lupo, che si manifesti in pittura o in scultura, dove probabilmente ha conseguito i suoi esiti maggiori, mi sembra configurata come una persistente, instancabile simbologia di carattere religioso. Quale religione , ci si chiederà?
E qui che comincia il gioco imbastito dalla Lupo; nessuna in particolare, oppure tutte quante , intendendole nel senso generico di qualsiasi anelito spirituale che il genere umano rivolga in direzione dell’assoluto . Quali simboli allora? Anche in questo caso , nessuno più lecitamente di altri. Piuttosto, tutti quelli a cui, in combinazione più spesso che isolatamente , l’artista riconosce la possibilità di esprimere quell’anelito dell’umanità a cui prima si è alluso. Basta vederle, però , le creazioni immaginifiche della Lupo, figlie allo stesso modo dell’archeologia più arcana come del Primitivismo simbolista o del Surrealismo, provenienti da un atelier che potrebbe assomigliare all’antro di un mago o alla cella di un supremo sacerdote in cui l’artista per rendersi conto che una precisa religione , in quelle opere, esiste.
E’ quella che crede non tanto all’impianto ideologico di cui la Lupo si serve , per esempio, nell’elaborazione del ciclo Cosmos Cronos ( la rivelazione di un ordine supremo, d’ordine evidentemente divino, del quale si auspica l’affermazione, infrangendo l’attuale tirannia del Caos ), ma all’eterna immarcescibile funzione mitopoieuta dell’arte. Laddove,insomma, c’è arte e uno slancio di spirito che lo sottende, c’è la possibilità di riconoscere nella risultanza estetica di tale combinazione, qualora sia in grado di farlo , una proposta di sacralità.
La riprova di ciò è che riusciamo a cogliere perfettamente la sacralità delle opere della Lupo indipendentemente dal fatto di conoscere il presupposto religioso a cui si affidano . Scivolando liberamente fra conscio e inconscio , fra storia e metastoria, come la Lupo ci invita a fare, chiedendoci di seguirla nel suo viaggio fra i meandri più intricati della mente.
Vittorio Sgarbi
"A chi sa ridestare nel suo cuore ciò che di sacro l'anima nasconde, la natura ogni cosa, poi disvela" ( tratto da: I Versi d’Oro )
TINA LUPO
Progetto
“ COSMOS CRONOS “
Opera dedicata a Federico II di Svevia
L’opera “ Cosmos Cronos “ nasce nell’ambito di una rilettura contemporanea del mistero iconografico delle grandi e antiche civiltà mediterranee . Essa è composta da tredici sculture-simbolo collocate opportunamente su un diagramma la cui complessa e articolata lettura genera un’immersione nel mistero delle origini del pensiero e delle paure dell’uomo .
La prima idea dell’opera risale agli inizi degli anni ottanta , dopo una mia visita a Castel del Monte.
L’esecuzione della prima scultura del gruppo risale al 1986, l’ultima al 1998. Il luogo adatto all’esposizione dell’opera è il cortile interno di Castel del Monte ove si dice esistesse all’origine una vasca per l’acqua di circa otto metri di diametro , lo stesso spazio occorrente per l’allestimento “ COSMOS CRONOS “, tredici sculture che, su una geometria cosmogonica , compongono una scenografia per un copione senza tempo con la speranza di scoprire , decifrare, sollevare il velo antico della storia e dei ricordi sui nostri antenati , per ritrovare le origini , i sogni , le visioni rimaste nell’inconscio collettivo ma sempre pronte a riemergere come onde, ricordi, nostalgie eterne .“ COSMOS CRONOS “ l’opera che ripropone un moderno cromléck . Sacre geometrie per una proiezione del cielo, per credere in alcune certezze nella luce di un ordine temporale .
VITO CRACAS commenta il progetto.
……La bellezza dei manufatti ( intelligente scelta la sua del metallo bianco brunito , metallo che consente alle sfaccettature di riflettere la luce ) è tale , nella loro sintesi , di comunicare , con l’essenza interpretata , anche quell’indefinito insito , astratto ed etereo ,del mistero che custodisce. L’arcano dell ’esistenza che l’ha portata a studiare l’origine della vita , del culto degli egizi, delle piramidi , della personalità di Federico II e del suo Castel del Monte che custodisce il non visibile, ai più, collegamento astrale con le ….piramidi che , nel sottomettere Seth al suo potere attivo, ricostruisce in se e nel cosmo l’ Unità Originaria Aurea che è il punto sizigiale della triade divina di Osiride, Iside e Horus .
Nel voler “ aprire “ ( le strade ), nel “ ricostruire “ ( l’unità ), nel “ risvegliare “ ( la creatività ) la scultrice trova il collegamento per il progetto “ COSMOS CRONOS “ quale ponte per l’infinito di cui delinea e realizza le tredici sculture cardini : L’Officiante ( as Geb ), Bin il distruttore ( as Seth ), L’invitto ( as Horus ), Dimensione Due (as Sekmeth ), Dimensione Uno ( as Ptah), Sentinella dell’alba ( as Iside ) , Porta Cid ( as Nefits ), L’ultima cena ( as Anubis ), Dukun lo sciamano ( as Thoth ) Il Costruttore ( as Osiride ) , Il Mistero del Tempo , Il Tempo del Mistero , Il Donatore ( as Ra ); sculture emblematiche che vorrebbe posizionare in una grande mostra di cui ha elaborato il “ tracciato “ ( sulle risultanze dei suoi studi ) e il percorso negli spazi esterni ed interni dello stesso misterioso Castel del Monte . Per comprenderne l’essenza occorre sienzio e meditazione, si entra così in sintonia con “ l’evidenziato e …….. comunicato “.
Vito Cracas
Tratto da “ Senza Titolo “ – Periodico di informazione d’Arte e cultura . 2002
L’arte è il linguaggio silenzioso di un processo alchemico.
Il termine “ Arte” , nel suo significato originario ( “ tradizionale “ ) , deriva dal radicale indo-europeo are che possiede il significato semantico di “ ordinare “ ; quindi l’Arte era tecnica per portare ordine e perfezione nel mondo fisico, continuando l’opera iniziata dal creatore ( da cui il detto fare ad arte ). L’Arte dunque come scopo della rigenerazione umana attraverso l’utilizzo di un lessico e un linguaggio simbolico. Le sculture di Tina Lupo , piccole ma concepite per grandi spazi e dimensioni , stimolano il ricordo e l’anelito verso il Tempo smarrito e l’incontro con se stessi. Sono opere nelle quali l’equilibrio tra forma e significato non è in funzione del bello ma della parola essere , poiché la vera natura dell’armonia è spirituale.
Testo Critico - Di PAOLO LEVI
Per il Catalogo degli scultori Italiani -2009- 2010 - G. Mondadori
Diagrammi spazio- temporali
LA RICERCA TRIDIMENSIONALE di Tina Lupo nasce da una cultura profonda che affonda le radici nell’espressività simbolista del primo Novecento , ricordando certi lavori di H. Moore e attingendo , come pensiero , agli studi di C. G. Jung sull’inconscio collettivo. L’artista ha creato un gruppo di tredici lavori ( magico numero cabalistico ), il cui insieme forma la tematica , inedita e suggestiva , di Cosmos Cronos . Ogni scultura o , direi meglio archrtipo, presenta la propria emblematicità di forma e di contenuto , tramite titoli affascinanti, come L’Officiante , Bin-il Distruttore o Dukun lo sciamano ; un insieme del tutto inedito che , nell’evento espositivo da lei pensato per il cortile interno di Castel del Monte , sarà allestito in un pertinente diagramma , forma geometrica simbolo di spazio e tempo . In verità , la scenografia di Cosmos Cronos dovrebbe venire letta come un’unica installazione , in un linguaggio poetico del tutto contemporaneo, con i suoi echi antichi che vengono da lontano , dalle civiltà mediterranee, energie che sopravvivono nel nostro inconscio collettivo : ricordo di penati , totem , forse emblemi per un sarcofago . Tina Lupo rilegge , in chiave del tutto poetico-personale queste antiche visioni ; rende tangibili i suoi archetipi interiori . Nel contempo , il suo atto plastico , poetico , espressivamente forte , risveglia in noi sopite emozioni.
Il problema presente nella Lupo è rappresentato dal giusto equilibrio che deve esserci sempre tra forme e contenuti , elemento base per uno spazio anche spirituale . Sia quindi chiaro che non ci si trova di fronte a reperti allusivi da scavo , ma a strutture in metallo bianco brunito , che vibrano attraverso un unico messaggio , che trasfigurano il visibile in una cifra morale , che conduce tutti noi a una speranza per il futuro . Tina Lupo ci ha restituito codici del passato . A noi decifrarli , possibilmente , col cuore.
Paolo Levi
Alberto TRIVELLINI - 2001
Nel 2001 , in Campidoglio a Roma in occasione della consegna di una medaglia , Alberto Trivellini scrisse sul Corriere di Roma:
“ Davvero , nell’atelier di Tina Lupo si respira una buona aria di novità . Dire una parola nuova , in fatto di scultura è il suo impegno, il traguardo più volte raggiunto e superato . La scultrice ha la capacità di presentarci quello che non aspettiamo , chiusi nei nostri antichi e cristallizzati concetti di bellezze e di regole. Lo fa senza esitare , schierando il suo esercito di statue metalliche , probabilmente sapendo che, prima di cominciare a capire , lo spettatore sarà pervaso da un certo timor panico . Di regola ciò che è assolutamente nuovo , al primo impatto spaventa . Poi si entra in quella grande armonia che l’Artista ha saputo creare ed è come ascoltare le parole di un discorso tanto sconosciuto quanto avvincente . Tina ci offre la possibilità di capire fino a che punto possa arrivare la creatività nel campo dell’arte . Capire l’essenza e seguirla : anche il critico si sente spogliato da argomentazioni tecniche o di merito . Lupo indica altra strada , invita ad uscire dalle abituali corsie , a porgere orecchio a questo inaspettato richiamo.
Alberto Trivellini
“ Cercheranno gli iniqui di fermare il suo cuore, ma sempre rinascerà quel battito d’amore “.
( dai testi delle piramidi )
Top
Video ▶️
Video ▶️