Di Giorgio Falossi tratto dal volume : “ Covid ‘Arte” – tempo di virus voglia di arte
Commento su sei studi grafici :
- L’Evento-2014,
- L’untore -2020
- Sinistro effluvio -2020,
- Pandemia – 2020
- Pandemonio -2020
- Il Purificatore -2020
Sono sei studi realizzati secondo lo stile, ben riconoscibile n, di Tina Lupo, raggruppati in un unico titolo “ ANIMI MOTUS “ ( emozioni ) e disegnati per parlarci dei nostri tempi , recenti, quelli ove alle incertezze e alle cattiverie umane , si è aggiunto il virus , la peste o, come oggi la chiamano , la pandemia Covid 19. Sono sei esecuzioni grafiche che prevedono di essere trasferite in pittura . Ma già esse costituiscono un esempio d’arte di duplice importanza . Primo perché l’artista disegna e sa disegnare . Sono preparazioni , così come faceva Michelangelo e tutta la schiera dei pittori rinascimentali . Secondo , perché esse già costituiscono esempio di una introduzione all’arte per certe finezze e precisioni professionali e per l’ampiezza comprensibile di un linguaggio quanto mai attuale ed interessante. Sono disegni capaci di sussurrare , di introdurre.
Sono disegni che raccontano la favola della vita . Una produzione raffinatamente aristocratica .
Ci vuole attenzione per assaporare e gustare la delicatezza di questo linguaggio.
Ci vuole la capacità di Tina Lupo per eseguirlo .Ogni opera è testata sotto forma di studio, più esplicativo il titolo che fa riferimento ai vari periodi e al percorso che l’uomo faceva , e sta facendo , in concomitanza con il virus .
Sono richiami e fatti, ripetuti nella storia : Evento, Untore, Pandemia. Tutto è affidato alla sinistra mostruosità di un pipistrello , animale incolpato di essere notturno e quindi capace di tramare nell’ombra stregonerie e malefici. Tina Lupo lo disegna nei suoi vari momenti e lo adatta nelle varie posizioni , sempre con garbo , tra il mistero e la comprensione , tra la meraviglia e la sorpresa , linea accanto alla linea , ombra alternata a luce e sfumature avvolgenti. Qui la capacità dell’artista . Su di un tratto in bianco e nero il discorso è già aperto. Ti arriva la sensazione , l’avviso di tutto ciò che è stato. Dal Sinistro effluvio al Pandemonio e infine al Purificatore . Sempre disegno a penna , solo nell’ultimo un piccolo spiraglio, uno squarcio di colore giallo a triangolo acuto che entra sospinto dalla luce nel corpo brunito di una umanità impaurita. Sono i passi che si adattano alla vita , dove il volatile si aggrappa con artigli e ali distese per una finale e mortale purificazione . Tina Lupo sa di questa verità eterna e continua , ce la somministra con Arte. La sua Arte, che ha il senso del mistero che si inserisce fra le righe, nella meraviglia visiva e concettuale della struttura disegnata , nell’incerta , ma non smentibile possibilità che anticipi chiari significati. La sua Arte . Fatta di meticolosa preparazione , collaudata da un sapiente gioco di simmetrie che si sviluppano in un gioco di scene , di pensieri che sono intenzioni , di intenzioni che sono verità . La sua Arte fatta di volatili sospesi che celebrano i riti e gli eventi incontrollabili, i fitti misteri che prolungano la sete dei nostri tempi.
Giorgio Falossi